| Antea apprese che Alexander non era in grado di evocare le sfere di luce, quindi iniziò a pensare che quello fosse un potere esclusivamente femminile. -Hmm....prova con qualcos'altro, quello di evocare sfere di luce sempre essere un potere esclusivo delle donne...magari anche voi maschi avete un talento nascosto- Ad un certo punto, però, la terrà iniziò a tremare: in un primo momento i ragazzi iniziarono a pensare che fosse un terremoto, ma quando si girarono verso est appresero che in realtà era una tartaruga arancione che, ad ogni passo, diventava sempre più grande e spaventosa. Alexander fece per correre nella direzione opposta, ma Antea lo fermò: -No, aspetta! Guarda- lei indicò le ragazze di prima: stavano entrando dentro le loro sfere di luce. Con un gesto rapido Antea evocò una palla luminosa, e con un balzo i giovani ci entrarono dentro. In un primo momento ci fu solo luce. Poi, man mano, tutto divenne più limpido: si resero conto di fluttuare, e di riuscire a vedere ciò che accadeva all'esterno di quella sfera magica: gente che scappava, ibridi in preda al panico, mentre gli animali erano piuttosto tranquilli. La tartaruga avanzava a piccoli ma possenti passi, senza però creare troppi danni agli habitat, mentre distruggeva e radeva al suolo le installazioni umane. -Che disastro!- Esclamò Antea. Quando la tartaruga se ne andò, Antea decise che quello poteva essere un buon momento per uscire dalla sfera, ma non aveva la più pallida idea di come fare. -Alexander, dobbiamo uscire di qui!-
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