Stanlio & Ollio
« Il mondo è pieno di persone come Stanlio e Ollio. Basta guardarsi attorno: c'è sempre uno stupido al quale non accade mai niente, e un furbo che in realtà è il più stupido di tutti. Solo che non lo sa. »
(Oliver Hardy)
Laurel & Hardy, in Italia Stanlio & Ollio, è il più famoso duo comico della storia del cinema. Tra i maggiori interpreti del cinema slapstick - un tipo di comicità basata sul linguaggio del corpo, nata con il cinema muto - l'affiatatissima coppia Laurel and Hardy (nome con il quale erano noti in inglese, ma talvolta anche come Cric & Croc o Stan & Oliver) era formata dal comico inglese Stan Laurel (Stanlio in italiano, Stan in inglese) e dallo statunitense Oliver Hardy (Ollio in italiano, in inglese Oliver, Ollie o Babe come si racconta fosse stato per la prima volta soprannominato dal suo barbiere)
I due personaggi La relazione scenica standard tra i due vedeva Ollio nel ruolo del "serio", impegnato in qualche lavoro o affare, prima che i suoi tentativi e le sue idee venissero distrutte dalla sbadataggine di Stanlio che, partendo da una apparente situazione di stupidità ed ingenuità, finiva per risultare quello dei due che, alla fine, traeva maggior vantaggio dalla situazione, secondo un diffuso cliché cinematografico. Un altro ripetuto schema scenico era quello per cui tra i due quello che pretendeva di essere il più intelligente era Ollio - e non ci voleva molto considerato il livello intellettuale di Stanlio - il quale però abboccava alle strampalate proposte del compagno.
Quando il più delle volte la faccenda inevitabilmente finiva male, anche per il contributo balordo e maldestro dello stesso Ollio, era sempre Stanlio ad essere accusato dell'insuccesso. Se poi Ollio passava alle maniere forti, prendendo a cappellate Stanlio, per punirlo di aver causato qualche disgraziato evento allora poteva esserci la reazione inattesa di questi che, con una serie di colpi bassi, metteva alle corde il povero grosso e inoffensivo Ollio che da carnefice diventava vittima. Era Ollio infatti che nella coppia sembrava rappresentare il più forte, ma che alla fine risultava essere il più debole, la vittima fin dall'inizio designata dei disastri causati per balordaggine o ingenuità da Stanlio. Ed è in questa occasione che si verificava il look in camera (guardare rivolto alla macchina da ripresa) come se Ollio si rivolgesse sconsolato direttamente agli spettatori per cercare da loro comprensione e partecipazione alle sue disgrazie.
Altra tipica situazione delle loro gag era la contemporanea e graduale distruzione reciproca di un qualche oggetto che per ripicca colpo su colpo veniva smontato e distrutto: famosa la scenetta dove l'auto dei due e quella dell'antagonista viene smantellata a poco a poco per ricambiarsi reciprocamente i danni ricevuti.
Stan giocava molto con i suoi capelli: se li arruffava per esprimere vari sentimenti, come il dubbio e la perplessità o anche la gioia; quelli di Ollie invece erano incollati sulla fronte, col suo bel riportino a frangetta, per caratterizzare il personaggio ma soprattutto per nascondere la calvizie incipiente.
Un gesto famoso di Oliver era invece il suo modo di salutare o di esprimere simpatia agitando la corta cravatta (Stan invece portava il papillon) che faceva parte della sua tenuta di scena.
Ambedue poi portavano la bombetta anch'essa spesso protagonista di scenette comiche quando casualmente veniva scambiata calando sugli occhi rendendo cieco Stan o quando, piena di chissà quale liquido, innaffiava Ollio. La stessa bombetta era poi l'arma preferita dai due che spesso la usavano per prendersi reciprocamente a cappellate o colpire qualche prepotente iniziando una rissa - era di solito il "mite" Stan che dava l'avvio - che a volte si trasformava in un generale combattimento con l'intervento di altri casuali passanti.
Il doppiaggio Varie coppie di doppiatori (vedi Doppiatori italiani) si cimentarono con le voci di Laurel & Hardy, finché nel 1939 arrivarono Mauro Zambuto e Alberto Sordi, che diedero loro le voci che ancora oggi conosciamo. Alberto Sordi apportò una modifica importante alla voce di Ollio, trasformandola in basso mentre Hardy aveva una voce da tenore. Zambuto ha invece dato a Stanlio una vocettina di testa, che nel gridato e nel pianto sfocia addirittura nel falsetto, che è l'esasperazione della voce originale e non l'esatto contrario. Il linguaggio italiano storpiato era nato da una trovata casuale. Nei primi anni del sonoro, quando il doppiaggio non era stato ancora inventato, Hal Roach - per non perdere il mercato europeo - ricorse a una trovata ingegnosa anche se molto macchinosa: far ripetere la scena cinque volte in inglese, francese, tedesco, spagnolo e italiano; ad ogni sequenza gli attori secondari venivano sostituiti con altri di lingua diversa, mentre Stanlio & Ollio erano costretti a leggere sul "gobbo" (un cartello posizionato dietro la macchina da presa) frasi in lingue a loro sconosciute. L'effetto fu involontariamente comico perché i due invece di dire stupido dicevano "stupìdo" anziché automobile "automobìle" e a volte storpiavano completamente le parole; gli italiani (e non solo loro) si affezionarono a questo modo buffo di parlare, e quando nel 1933 il doppiaggio venne inventato, i distributori pretesero che venisse conservato dai doppiatori. La pronuncia inglesizzata venne mantenuta anche nel doppiaggio francese, spagnolo e tedesco: per fare un esempio, Ollio in francese non dice garçòn, ma gàrçon. Anche questo contribuì a dare colore umoristico alla coppia e ancora oggi non c'è nessuno in Italia che sentendo pronunciare il celeberrimo Stupìdo!, così come lo diceva Ollio, non pensi automaticamente ai due
La musica Il loro celebre marchio di fabbrica è la musichetta nota come Cuckoo Song, composta da T. Marvin Hatley, e usata per la prima volta in I ladroni (Night Owls) nel 1930. Senza considerare alcuni film dalla struttura di commedia musicale sono rimasti famosi altri celebri motivi e improvvisati balletti della coppia come nel film I fanciulli del West o la famosa "Guardo gli asini che volano nel ciel" (Titolo originale "A zonzo") dal film "I diavoli volanti", cantata (si dice) da Alberto Sordi. Altrettanto esilarante il balletto propiziatorio in onore delle mogli che i due improvvisano cantando "Honolulu baby", con tanto di ukulele e ananas sotto il braccio, per convincere le consorti di essere stati alle Hawaii invece che alla riunione de "I figli del deserto".
La carriera cinematografica Gli inizi Nel 1921, Stan Laurel e Oliver Hardy si incontrarono per la prima volta sul set di Cane fortunato.
Nel 1928 il regista Leo McCarey ebbe modo di scoprire la loro innata irresistibile comicità per un episodio a cui assisté personalmente: «Un giorno stavamo girando una scena a dieci metri da terra. Stan era nervoso, diceva di non sentirsi sicuro. Babe cercava di rassicurarlo, ma alla vista di Stan sempre più terrorizzato, si spazientì e saltò giù per dimostrargli che non c'era nulla da temere...» con il prevedibile risultato, dato il suo peso di 130 chili,[6] del cedimento rovinoso della piattaforma tra le risate dei presenti (in "Il Venerdì di Repubblica" del 10 agosto 2007). Nacque così una tipica scenetta dei loro film, tante volte ripetuta ma sempre esilarante per il contrasto tra il faccione serio e irritato di Hardy e la ridicola caduta.
Nel 1926, Laurel fu il regista del film Get'em Young, nel quale Hardy, divenuto un suo caro amico, era uno degli attori. Il film non iniziò molto bene, a causa di Oliver che si ustionò accidentalmente e venne sostituito, per volere del produttore Hal Roach, dallo stesso Stan, che in questo modo, però, non poté più dedicarsi alla regia.
Nel 1927 nacque ufficialmente il formidabile duo e vennero prodotti i primi lavori della coppia Laurel & Hardy che, però, non girarono da protagonisti. Il primo film fu Zuppa d'anatra, ma il primo cortometraggio acclamato e riconosciuto come primo vero corto della coppia, da Leo McCarey e dallo stesso Stan, è Metti i pantaloni a Philip anche se in questa pellicola i due non hanno le caratterizzazioni con cui divennero celebri.
Gli anni d'oro Da questo momento comincia ufficialmente l'unione con Oliver Hardy, che li porterà a girare 106 film, ad una media di 7-8 all'anno, accompagnati da cast di attori più o meno fissi. Le spalle che più spesso lavorarono con loro furono: James Finlayson, Mae Busch, Billy Gilbert, Charlie Hall e molti altri.
Dal 1927 al 1935, i due interpreteranno circa 70 cortometraggi, 35 muti, 39 sonori, alcuni ripetitivi, ma spesso con gag di sicuro effetto. Nel 1929 i due cominceranno a passare al sonoro girando i corti sia in versione muta che sonora, finché nel 1930 il passaggio al sonoro è per loro definitivo.
Sempre nel 1929 i due appariranno per la prima volta in un lungometraggio, in un buffo sketch di magia in Hollywood che canta e nell'anno successivo per la prima volta a colori nel film-operetta Il canto del bandito, oggi purtroppo in gran parte perduto[7] Si disse in seguito che le parti di Laurel e Hardy fossero state aggiunte solo per attutire il fiasco preannunciato dall'anteprima. Finalmente nel 1931 i due gireranno il loro primo lungometraggio da protagonisti Muraglie. Nel 1932 la comica La scala musicale vince il premio Oscar per la migliore comica.
Nel film Nel paese delle meraviglie del 1934 Walt Disney che era un fan di Laurel e Hardy e anche un caro amico di Hal Roach, acconsentì che una scimmia interpretasse il ruolo di Topolino e che fossero presenti i Tre Porcellini (con tanto di tema originale); questa fu una delle poche volte che un personaggio Disney appariva in un film che non fosse prodotto dalla omonima casa di produzione.
Tra le più celebri comiche dei due in questo periodo si ricordano: I monelli, Andiamo a lavorare, Il circo è fallito, Anniversario di nozze, IL regalo di nozze, Il fantasma stregato, Vita in campagna e Fratelli di sangue.
Negli anni trenta la coppia realizza una serie di lungometraggi di enorme successo: Il compagno B (1932), Fra Diavolo (1933), I figli del deserto (1934), Allegri eroi (1935), Allegri Gemelli (1936), I fanciulli del West (1937), Avventura a Vallechiara (1938), I diavoli volanti (1939), Noi siamo le colonne (1940)
Inoltre Laurel tra il 1936 e il 1937 produsse due film: Allegri gemelli e I fanciulli del West, per ottenere un maggiore controllo sui risultati delle pellicole prodotte da Roach.
Nel 1938 dopo una lunga e prolifica collaborazione con la MGM, improvvisamente i due si separarono dal produttore Hal Roach, a causa del contrasto tra Roach e Laurel, dovuto alle opposte vedute sulla scelta delle storie da girare: Stan si sentiva decisamente più adatto per questo compito, mentre Roach, che stimava Laurel più come gagman e regista/montatore non accreditato che come sceneggiatore, imponeva sottotrame romantiche o opere liriche, confinando Stanlio e Ollio a comprimari di lusso (come in Allegri Eroi). Roach non andava più d'accordo con Stan anche per gli scandali matrimoniali di quest'ultimo, che causavano cattiva pubblicità al nome degli Studios.
Tutti questi problemi sfociarono in una prima rottura durante le riprese di Block-Heads (Stanlio e Ollio Teste Dure o Vent'anni Dopo, 1938), durante le quali Stan non riuscì a seguire il film, com'era solito fare, tanto era occupato con i suoi problemi matrimoniali.
Fortunatamente, il risultato finale fu un film tra i migliori della coppia. Ciò nonostante, Roach prima lo depennò dai compensi perché Stan si era assentato per un mese intero mentre il film era al montaggio, licenziandolo poi definitivamente il 12 agosto 1938.
Per il periodo successivo, Roach mise Oliver Hardy in coppia con Harry Langdon per il film Zenobia, uscito nel 1939 senza alcun successo. In quel periodo l'ex star del muto Langdon collaborava ai copioni della coppia, e non recitava da diversi anni. Secondo alcuni, «Laurel senza Hardy era H2 senza O».
Alla fine Roach riassunse Laurel e firmò con lui e Hardy un nuovo contratto di un anno l'8 aprile 1939. In quell'anno, gireranno tre film, di uno per la RKO Pictures e con la produzione di Boris Morros, I diavoli volanti, e due prodotti da Roach per la United Artists, Noi siamo le colonne e C'era una volta un piccolo naviglio: furono gli ultimi bagliori.
In seguito, separatisi definitivamente da Roach nel 1940, la coppia firmerà nel 1941 un contratto con la 20th Century Fox con cui girerà otto film.
Sotto contratto con la Fox però i due non riuscirono a mantenere intatti i loro personaggi, a causa della mancanza degli sceneggiatori e dei registi amici d'un tempo. I primi film come Ciao amici (1941), o Gli allegri imbroglioni (1943), sono lungometraggi senza verve e non ben rifiniti nei dialoghi. Ancora oggi i critici ritengono che il peggiore dei film di quel periodo sia Sim Sala Bim (1942) mentre quello che contiene spunti più interessanti sia Il nemico ci ascolta (1943).
Il successo in Italia I due grandi attori cominciarono ad essere noti in Italia in piena era fascista quando nel 1931 fu importato il loro film Muraglie. Mussolini stesso spesso si lasciava andare all'ilarità assistendo in proiezioni private alle loro scenette. Il Duce era un grande ammiratore della coppia comica, al punto di girare con la bombetta in testa sentenziando: «Siamo rimasti in tre a portare la bombetta: io, Laurel e Hardy!».
Un altro inatteso fan della coppia si dice sia stato papa Pio XII, personaggio mistico e riflessivo, che si sarebbe deliziato dei film dei due che addirittura, come si dice in alcune fonti, volle ricevere in Vaticano in udienza privata, sebbene non ignorasse il tormentato percorso matrimoniale di Stan, sposato per cinque volte, e di Hardy, che ripeté l'esperienza matrimoniale per tre volte .
Il successo in America cominciò a declinare e così Stan ed Ollie si recarono in Europa, dove fecero, dal 1948 al 1953, numerose tournées in Francia, Spagna, Italia, Germania e Danimarca: il nuovo successo fu immediato e si può dire che in quei paesi la loro fama duri tuttora.
Gli ultimi filmDopo la realizzazione del film I toreador nel 1945, Stan insoddisfatto dello scarso margine di libertà creativa che le case cinematografiche erano disposte a concedergli, decise di non rinnovare il contratto con la Fox preferendo rivolgersi alle case di produzione indipendenti. Hardy partecipò per amicizia (con il consenso di Stan che era malato e non poteva lavorare) a due film tra il 1949 e il 1950: Dopo Waterloo con il suo amico John Wayne e La gioia della vita con Bing Crosby, compagno di azzardate scommesse alle corse dei cavalli.
Nel 1951 in Europa i due girarono l'ultimo film, Atollo K, una coproduzione italo-francese, che purtroppo si rivelò un disastro.
Durante il film, Stan venne colto dal diabete: apparve nel film in condizioni pietose, con 25 chili di meno. Anche Oliver soffriva il caldo sul set: per loro venne preparata una sorta di "infermeria mobile" da usare durante le riprese. Inoltre Stan e Oliver erano praticamente gli unici che sul set parlavano inglese rendendo difficile così capirsi con il regista e la produzione. In America il film uscì nelle sale solo nel 1954 con il titolo "Utopia", ridotto a 80 minuti al posto dei 100 originali poiché si era evitato di mettere in rilievo l'immagine fisica dei due comici, lontana anni luce da quella dei tempi d'oro.
Quando Stan si riprese, i due continuarono a recitare fra il 1952 e il 1954 in tournée in Gran Bretagna con sketch come On the Spot e Birds of a Feather, ma ancora una volta le condizioni di salute li costrinsero ad annullare le loro tappe nel maggio 1954. Un risveglio di interesse si verificò in seguito alla massiccia riproposta dei loro migliori film alla televisione americana, ma paradossalmente quanto più emergevano nuove generazioni di fan, tanto meno vi erano proposte di lavoro per i due comici.
Nel 1955, il figlio di Hal Roach ebbe l'idea di riproporre la coppia in una serie di comiche per la TV a colori: Le fiabe di Laurel & Hardy: i due accettarono con entusiasmo la proposta; Laurel portò praticamente a termine anche il primo copione ma nell'aprile 1955 alla vigilia del primo ciak fu colpito da un ictus e le riprese vennero rinviate, e quando Stan si riprese, capitò ad Oliver di ammalarsi, e così le riprese furono rinviate per sempre.
La morte di Hardy Nel settembre 1955 Hardy venne colpito da un infarto e successivamente da un ictus. Proprio per questo durante il 1956 ebbe una perdita di peso di oltre 70 chili che lo rese irriconoscibile. Venne colpito da un altro ictus nel luglio 1957 entrando in un coma dal quale non si riprese più. Ironia della sorte, Hardy, poco prima di morire, era stato colto da una paralisi che lo immobilizzava da un solo lato. Laurel, invece, alla fine dei suoi giorni rimase paralizzato dal lato opposto a quello del suo grande compagno di lavoro e amico.
Hardy si spense il 7 agosto 1957, all'età di 65 anni. Laurel, che negli ultimi mesi aveva assistito il compagno al capezzale, rimase sconvolto, ma non si presentò al funerale dell'amico. Questa notizia in seguito fu usata dai maligni come prova dell'inimicizia fra i due, ma in realtà Laurel non poté andare al funerale a causa del divieto di uscire impostogli dal medico curante, e giustificò la sua assenza con le sole parole "Babe avrebbe capito". Hardy è sepolto al The Valhalla Memorial Park Cemetery a Hollywood. Oliver Hardy era un convinto affiliato della massoneria e furono i suoi fratelli della loggia "Shrine", «ordine arabico dei nobili del santuario mistico», a prendersi cura dei suoi funerali. La lapide sulla sua tomba con incisa questa frase: «Genio della comicità il suo talento portò gioia e risate nel mondo. - Posta a memoria futura dai Figli del Deserto nel 1977», fu fatta apporre dai suoi amici dell'associazione "I figli del deserto" che dopo vent'anni dalla sua morte non lo avevano dimenticato.
La morte di Laurel Nel 1961, Laurel venne gratificato con il Premio Oscar alla carriera; purtroppo il povero Oliver non poté vedere quel magnifico riconoscimento, né il rinascere dell'interesse per il lavoro della coppia da parte delle nuove generazioni.
Laurel si spense il 23 febbraio 1965, all'età di 74 anni, in un appartamento dell'Hotel Oceana a Santa Monica. Venne sepolto al cimitero di Forest Lawn-Hollywood Hills, vicino a Los Angeles.
In punto di morte non mancò di far ridere ancora una volta il suo pubblico rivolgendo all'infermiera che lo assisteva la sua ultima gag: «Mi piacerebbe essere in montagna a sciare». L'infermiera gli chiese: «Le piace sciare, Sig. Laurel?». «No, lo detesto, ma è sempre meglio che stare qui».
Critica « La nostra popolarità é durata tanto tempo... Si sarebbe anche potuto pensare che la gente ci avesse scordato, ma non è stato così. Forse il pubblico amava noi e le nostre comiche perché ci avevamo messo dentro tanto amore »
(Stan Laurel)
I film della coppia sono stati spesso sottovalutati dalla critica cinematografica, probabilmente perché accusati di non possedere un messaggio sociale come i capolavori di Charlie Chaplin.
In realtà Laurel & Hardy interpretano la società americana degli anni trenta ancora prostrata dalla crisi del 1929, formata da emarginati vittime dei prepotenti e dei ricchi. A questa società essi non offrono sogni e speranze per l'avvenire ma soltanto risate, medicina efficace ma temporanea, un palliativo anestetizzante dei mali quotidiani. La morale dei loro film, molto spesso realisticamente pessimista, raramente vede il trionfo del bene e della giustizia con il classico happy end, lieto fine.
Sotto la veste comica i loro film nascondono una grande quantità di situazioni sociali quotidiane: drammi domestici, soprusi verso il più debole, vagabondi e disoccupati in cerca di lavoro angariati da una onnipresente polizia al servizio dei padroni.
Il loro è un esempio di umorismo puro in tutte le sue sfumature che nasce senza espliciti messaggi ideali, senza doppi sensi, senza riferementi salaci, senza eccessive movenze del corpo: la loro è una normalità comica connaturata. Si offrono come sono e il pubblico li accoglie con le risate. Come diceva il regista e comico francese Pierre Etaix: «Basta vederli, anche se non fanno niente».
Le personalità di Stanlio & Ollio sono prive di cattiveria: quando provano ad agire maliziosamente qualcosa li tramuta in uomini ingenui e buoni che cercano, sia pure maldestramente, di rendersi utili a chi ne ha bisogno. Sono due adulti rimasti bambini che non capiscono cosa sia il male, lo ignorano e ne diventano vittime inconsapevoli. Non a caso sono proprio i bambini che si appassionano ancora oggi alle storie dei due personaggi, li sentono amici coetanei poiché vedono in quei due adulti la loro stessa infanzia, così come gli adulti riscoprono nella risata la loro stessa innocenza infantile.
Se alcuni dei loro numerosi film sono da considerare di scarsa qualità, questo è dovuto essenzialmente all'avidità delle maggiori case cinematografiche hollywoodiane che dopo aver fatto conoscere al mondo intero la grande coppia, ne vollero sfruttare commercialmente il successo sino all'ultimo, proponendo film dal contenuto improbabile, associandoli ad attori non alla loro altezza o inserendoli in commedie musicali in cui la loro recitazione il più delle volte risultava avulsa dal resto del film.
Al di là delle considerazioni della critica, il pubblico di ogni tempo continua a consacrare il successo di questi due attori.
Indivisibili fratelli cinematografici, come recita la lapide sulla tomba di Oliver Hardy, il loro genio ha portato gioia e risate nel mondo.
Io li adoro!!! da piccola guardavo sempre i loro film!!